Partono ufficialmente gli incentivi fiscali per chi evita la causa e si mette d'accordo ricorrendo alla negoziazione assistita o all'arbitrato.Il Ministro della Giustizia Orlando ha firmato, infatti, il decreto che mette nero su bianco quanto annunciato nei mesi scorsi, attuando le previsioni contenute nel D.L. 83/2015 e relativa legge di conversione (132/2015) al fine di incentiva il ricorso ai metodi alternativi per la risoluzione delle controversie.
Fonte: www.studiocataldi.it (articolo di Marina Crisafi)
In base alle previsioni, dunque chi, nel corso del 2015, avrà dovuto corrispondere compensi ad un legale o a un arbitro (rispettivamente nell'ambito della negoziazione assistita o dell'arbitrato) avrà diritto ad un credito d'imposta fino alla concorrenza di 250 euro.
Il bonus, si ricorda, scatterà soltanto "in caso di successo", ossia se è stato raggiunto l'accordo o ottenuto il lodo, e potrà essere richiesto via Arenula (tramite form ad hoc predisposto su www.giustizia.it) ed indicato in sede di dichiarazione dei redditi, anche sotto forma di compensazione.
Il decreto fissa anche le modalità per la richiesta e la documentazione da esibire per avere accesso allo sgravio.
Per ora, per la misura (relativamente al 2016) sono stati stanziati 5 milioni di euro.
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